Bando

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Il bando per l’ammissione ai corsi di Dottorato di ricerca (XXXVIII ciclo formativo – A.A. 2022/2023) è stato pubblicato.

È stato, inoltre, pubblicato il bando per l’ammissione ai corsi di Dottorato di ricerca (XXXVIII ciclo formativo – A.A. 2022/2023) per una borsa aggiuntiva per il Dottorato in Scienze Politiche a valere sulle risorse del Rome Technopole. Il termine di presentazione delle candidature per il bando (Rome Technopole e D.M. 352) è fissato alle ore 14.00 del giorno martedì 29 novembre 2022.

Per consultare i bandi di Dottorato attivi e l’archivio dei bandi precedenti, visitare la Link identifier #identifier__114889-2pagina dedicata sul sito di Ateneo.

Il Bando prevederà i seguenti posti con borsa e senza borsa.

CURRICULUM DI GOVERNO E ISTITUZIONI

Posti con borsa Roma Tre: 1
Posti con borsa PNRR ex D.M. 351/2022 :1
Posti senza borsa: 1
Totale posti con borsa e senza borsa: 3

La borsa PNRR ex D.M. 351/202 è una borsa a tematica definita relativa al progetto: “La Città in 15 minuti – Modelli urbani sostenibili di decentramento per garantire i servizi di prossimità”

Il progetto è rivolto a candidati con una solida competenza nelle materie giuridiche, e in particolare amministrativistiche. Nelle elezioni del 2020, l’attuale sindaco del Comune di Parigi, Anne Hidalgo, ha inserito nel suo programma elettorale un progetto denominato Città in 15 minuti (La ville du quart d’heure) che è ora in corso di attuazione. Il progetto prevede di riorganizzare gli spazi e le infrastrutture urbane in modo tale da consentire ai cittadini di soddisfare i propri bisogni quotidiani solo mediante spostamenti a piedi o in bicicletta che originano dalle abitazioni private. La Città in 15 minuti è stata teorizzata da Carlos Moreno (professeur associé et Directeur scientifique de la Chaire Entrepreneurship Territory Innovation presso l’Institut d’administration des entreprises de Paris Sorbonne) e, prima ancora, da Jane Jacobs (antropologa e urbanista) sulla base di alcune esperienze avviate all’inizio degli anni 2000 in diverse metropoli internazionali (Melbourne, Portland, Copenaghen, etc.). Il progetto teorizza una città policentrica dove i quartieri assumono la configurazione di comunità complete che consentono la piena fruizione dei servizi di prossimità, con questi intendendo sia servizi erogati direttamente dall’amministrazione comunale quali quelli sociali, scolastici e sanitari, sia quelli rispetto ai quali l’amministrazione locale si pone quale soggetto promotore o facilitatore. È il caso, ad esempio, della messa a disposizione di spazi pubblici dismessi o parzialmente utilizzati per l’uso temporaneo o la gestione condivisa da parte delle comunità locali a fini di intrattenimento, di mutuo sostegno, di sport o altro.

La crisi pandemica e quella climatica sono veicoli che hanno rafforzato il valore del progetto di prossimità urbano: nel primo caso, perché la vicinanza ha consentito di accrescere le relazioni sociali e determina un aumento della solidarietà tra cittadini, favorendo la valorizzazione anche dei gruppi sociali più fragili tradizionalmente esclusi dai tradizionali modelli di pianificazione urbanistica; nel secondo caso perché la limitazione degli spostamenti attraverso i trasporti e i veicoli ha dimostrato una sensibile riduzione delle emissioni in atmosfera e, quindi, una capacità concreta di perseguire obiettivi climatici. La concreta attuazione della Città in 15 minuti richiede un processo di revisione della pianificazione urbanistica che miri a riprogettare il ruolo e la distribuzione sul territorio delle infrastrutture sociali, quali le scuole e i presidi socio-sanitari, e che porti, al contempo, ad una riarticolazione del rapporto, soggetto ai vincoli imposti dalla legge urbanistica e dai correlati standard, tra spazi edificati e spazi verdi. Questi ultimi, in particolare, sono in grado di favorire, in coordinamento con la ripianificazione del sistema di mobilità urbana (i tempi e i flussi della Città, come suggerisce Jean Bernard Auby, nel suo Droit de la ville), evidenti ritorni ambientali positivi ma anche impatti sociali positivi dovuti, ad esempio, all’aumento dell’attività motoria. Il ruolo del diritto e, in specie, del diritto amministrativo appare, quindi, fondamentale per indagare, innanzitutto, il quadro normativo di partenza in cui le trasformazioni spaziali che deriverebbero dall’attuazione del progetto “Città in 15 minuti” potrebbero collocarsi.

La fattibilità dei mutamenti indotti dalla revisione della struttura urbana è, infatti, strettamente correlata alle regole giuridiche di riferimento e agli assetti proprietari di cui la Città si compone, dove i beni che vi insistono sono suddivisi tra proprietà pubblica e privata. L’analisi giuridica avrebbe, pertanto, un duplice valore: delineare i confini utili a rendere efficaci i progetti di mutamento urbanistico e favorire la definizione di soluzioni normative e regolamentari nonché processi amministrativi adeguati a supportare e non ostacolare l’attuazione della riforma. In altre parole, anche se il progetto “Città in 15 minuti” ha, di per sé, una natura fortemente multidisciplinare, il diritto amministrativo è elemento imprescindibile per la sua attuazione.

Quanto alla rilevanza e l’attualità del tema che si propone per la ricerca dottorale su base triennale trova conferma sia da una prospettiva globale, sia da una prospettiva più marcatamente territoriale. Con riguardo al primo aspetto, nel luglio del 2020 il Cities Climate Leadership Group – C40, una rete di sindaci di quasi un centinaio di città di grandi dimensioni che collaborano per affrontare, con politiche comuni, la crisi climatica, ha adottato un rapporto che indica, quale via per la ripresa dai danni emergenziali, proprio l’applicazione de “La Città in 15 minuti”. In questo documento è messo in luce l’effetto diretto di inclusione che questa concezione potrebbe determinare sull’uso e sull’articolazione degli spazi urbani mediante l’applicazione di strumenti giuridici già noti, ma finora utilizzati in modo solo parzialmente efficace o frammentato, quali ad esempio i piani urbanistici e i bilanci partecipati. Con riferimento al secondo aspetto, nel corso delle recenti elezioni amministrative, il sindaco di Roma capitale, Roberto Gualtieri, aveva indicato, quale obiettivo della sua possibile legislatura, l’applicazione del modello della “Città in 15 minuti” al territorio urbano di Roma.

Tassello iniziale di questa riforma è la devoluzione di funzioni e di risorse dal Comune ai Municipi mediante il compimento di un processo di decentramento (anche, ma non solo amministrativo) che porterà ad una modifica dello Statuto di Roma capitale e dei correlati regolamenti di funzionamento e organizzazione. È in questa direzione che, subito dopo le elezioni, sono stati istituti l’Assessorato al Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio per la Città dei 15 minuti, la Consulta dei Presidenti di Municipio, che dovrà occuparsi di definire un programma di lavoro sul decentramento amministrativo condiviso dalle strutture centrali e dai municipi, e l’Osservatorio sul Decentramento comunale, l’organo esecutivo incaricato di programmare e dare concreta attuazione agli interventi in tema di decentramento e valorizzazione dei Municipi. Alla luce dei processi in corso, il Comune di Roma è stato individuato come stakeholder per lo svolgimento del progetto. Grazie a tale collaborazione istituzionale, il percorso dottorale potrà acquisire anche il carattere di ricerca applicata nelle pubbliche amministrazioni in grado di favorire lo sviluppo integrato delle conoscenze e competenze richieste dall’art. 8, lett. A, del decreto ministeriale n. 331/2022 con riferimento ai criteri di ammissibilità dei dottorati per la Pubblica Amministrazione.

Tra quelli elencati, si segnalano, in specie, la ricostruzione e l’interpretazione del quadro giuridico di riferimento, nazionale e sovranazionale per il singolo settore di policy, la partecipazione al governo, all’organizzazione e alla direzione strategica di amministrazioni pubbliche (sia al livello nazionale che regionale e locale) attraverso l’attuazione di innovative strategie fortemente orientate agli utenti e all’efficacia delle azioni poste in essere, nonché alla valorizzazione delle risorse e al supporto alla progettazione istituzionale anche attraverso la sperimentazione di strumenti innovativi dei diversi modelli di governance in chiave comparata tra settori di policy. Infine, durante il triennio del dottorato, sarà svolto un periodo di ricerca all’estero e, in particolare, presso l’Universidad de Barcelona, dove opera, tra gli altri, Tomas Font, catedrático de Derecho Administrativo ed autore di pubblicazioni in materia di districtos. Proprio questa metropoli è, infatti, al centro di un animato dibattito volto a rivedere la propria struttura urbanistica a seguito dell’emergenza pandemica nella direzione di attuare il progetto Città dei 15 minuti. L’esigenza di dare rilievo a questo profondo cambiamento nella definizione e funzionalità degli spazi urbani è, peraltro, partecipato tra società civile, organi istituzionali e accademia come dimostra il Manifesto condiviso pubblicato nel 2020 e dal quale è possibile trarre indicazioni di grande interesse come, ad esempio, la concezione dei quartieri come “blocchi” urbani autonomi connessi tra loro attraverso forme di mobilità sostenibile. I candidati dovranno presentare un progetto in quest’area di ricerca.

CURRICULUM DI STUDI DI GENERE

Posti con borsa Roma Tre: 1
Totale posti con borsa e senza borsa: 1

CURRICULUM DI STUDI EUROPEI E INTERNAZIONALI

Posti con borsa Roma Tre: 3
Posti con borsa PNRR ex D.M. 351/2022: 1
Posti con borsa finanziata dalla Fondazione MEDOR: 1
(di cui) borse riservate a cittadini stranieri con laurea estera: 2
Posti senza borsa: 1
Totale posti con borsa e senza borsa: 6

La borsa PNRR ex D.M. 351/202 è una borsa a tematica definita relativa al progetto: “Democrazia Cristiana e politica internazionale nell’Italia della Guerra Fredda: Per una valorizzazione del Patrimonio Archivistico dell’Istituto Sturzo”

La borsa ha l’obiettivo di valorizzare e internazionalizzare il significativo patrimonio archivistico relativo alla politica internazionale nel periodo della Guerra Fredda conservato presso l’Istituto Luigi Sturzo di Roma. E’ pertanto aperta a progetti di storia contemporanea, storia delle relazioni internazionali, storie d’area. Il materiale presente nell’Archivio dell’Istituto relativo a questi aspetti è ricchissimo sia per quanto riguarda le singole personalità che ebbero una significativa dimensione, un impegno o un ruolo istituzionale in materia (Luigi Sturzo, George Cioranescu, Emilio Colombo, Luigi Vittorio Ferraris, Guido Gonella, Luigi Granelli, Giovanni Gronchi, Flaminio Piccoli, Attilio Piccioni, Mario Scelba, Giacomo Sedati, Vittorino Veronese) sia per quanta riguarda il Partito nel suo insieme (Segreteria Politica, Direzione Nazionale, Congressi, Gruppo DC della Camera dei Deputati, Gruppo DC del Senato della Repubblica, Manifesti politici).

Grazie a un pregresso rapporto di collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche nella valorizzazione del patrimonio archivistico dell’Istituto Sturzo relativo alla documentazione da esso conservata su Aldo Moro, è emersa la possibilità di un’utile sinergia tra le necessità di valorizzazione del patrimonio dell’Istituto e le competenze di ricerca scientifica sulla storia della DC e sulla storia della politica internazionale presenti nel Dipartimento.

A questi obiettivi si indirizza il progetto. Al momento, infatti, manca anche una precisa indicizzazione informatica completa dei materiali relativi alla politica internazionale, una traduzione in inglese di tale indicizzazione che ne permetta una valorizzazione internazionale, e una sistematica digitalizzazione dei documenti. La incompleta inventariazione dei fondi fa anche sì che alcuni di essi non siano accessibili. Il lavoro di ricerca nell’archivio, svolto in collaborazione e sotto la guida del personale, permetterà, invece, di individuare con precisione la documentazione relativa alla politica internazionale, di fornirne una indicizzazione informatica (anche in inglese) e di digitalizzare quanto rinvenuto per favorirne la conservazione e la messa a disposizione degli studiosi e dei cittadini.

Un periodo di ricerca all’estero (Wilson Center di Washington, istituzione già in collaborazione con il Dottorato) permetterà di integrare i risultati della ricerca nazionale con la più avanzata ricerca estera sul tema delle relazioni internazionali. I candidati dovranno presentare un progetto che declini in chiave tematica, cronologica o secondo le personalità coinvolte una ricerca da svolgere in merito.

La borsa finanziata dalla Fondazione MEDOR è una borsa a tematica definita relativa al progetto: “Energia, ambiente e sicurezza nel Mediterraneo e in Medio Oriente”

La borsa, finanziata dalla Fondazione Leonardo/Med-Or, mira a formare una figura qualificata di studioso in grado di analizzare l’intersezione crescente tra i problemi energetici, ambientali e di sicurezza nella regione del Medio Oriente e del Mediterraneo con particolare riferimento all’evoluzione politica di uno o più stati della regione. Il progetto prevede perciò una formazione strettamente interdisciplinare, in linea con la vocazione del curriculum di Studi Europei e Internazionali del dottorato in Scienze Politiche. La borsa è riservata ai cittadini stranieri provenienti da uno dei paesi della regione oggetto di studio, e cioè Qatar, Bahrein, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Oman, Giordania, Libano, Kuwait, Israele, Turchia, Marocco, Algeria, Tunisia. Il candidato dovrà presentare un progetto di ricerca su questi temi.

BANDO AGGIUNTIVO – BORSA PNRR “Rome Technopole”

Posto con borsa PNRR: 1

La borsa PNRR “Rome Technopole” è una borsa a tematica definita relativa al progetto: “The International Implications of Decarbonization: Commodities, Supply Chains and Climate in a Historical Perspective”.

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MONIA CZECH 16 Novembre 2022