Bando

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Il bando per l’ammissione ai corsi di Dottorato di ricerca (XXXIX ciclo formativo – A.A. 2023/2024) è stato pubblicato.

Per consultare i bandi di Dottorato attivi e l’archivio dei bandi precedenti, visitare la Link identifier #identifier__54155-2pagina dedicata sul sito di Ateneo.

I due corsi di Dottorato attivi presso il Dipartimento di Scienze politiche prevedono i seguenti posti con borsa e senza borsa.

Dottorato di ricerca in Scienze politiche

Curricula
  • Studi di genere
  • Studi europei e internazionali
posti con borsa Roma Tre 3
posti con borsa ex D.M. 118/2023 (Pubblica Amministrazione) 2
posti con borsa finanziata da progetto MISBLOG 1
posti con borsa finanziata da progetto JMO-OFET-TT 1
posti senza borsa 2
TOTALE POSTI (con borsa + senza borsa) 9

I tre posti con borsa Roma Tre e i due posti senza borsa sono distribuiti tra i due curricula in cui si articola il dottorato.

I due posti con borsa ex D.M. 118/2023 (Pubblica amministrazione) sono borse a tematica definita relative ai progetti:

  1. La dimensione trasversale delle politiche di genere nel quadro del PNRR: Missioni e targets, strumenti operativi e risorse finanziarie per la parità e le pari opportunità per la realizzazione di interventi mirati nel quadro sistemico della PA.
    La componente di genere assume una connotazione trasversale rispetto al quadro della governance PNRR, alle Missioni ed ai targets specifici da conseguire da parte dei molteplici centri decisionali della PA, al livello centrale e al livello locale. Tale connotazione risponde alla necessità, definita in sede europea per la realizzazione ottimale degli impegni assunti dal sistema-paese nel quadro del Piano stesso, di un approfondimento che sia caratterizzato da una metodologia d’indagine multi-disciplinare propria dell’approccio della ricerca del Dottorato di Scienze Politiche: per la definizione ed attuazione degli interventi in materia di parità di genere e pari opportunità è indispensabile delineare le priorità sociali ed economiche da perseguire, contestualizzarle rispetto alla disciplina normativa ed alla cornice giuridica di riferimento (configurata mediante interventi di regolamentazione amministrativa in ossequio agli obiettivi di matrice europea sottoposti a monitoraggio anche nei principali sistemi
    intergovernativi sovranazionali nei quali l’Italia promuove modelli di regolamentazione e best practices ad impatto positivo sui temi di genere in senso lato) e alle correlate misure di natura strategico-programmatica, ed infine utilizzare strumenti di monitoraggio e verifica quantitativa e qualitativa dei risultati auspicati e gradualmente conseguiti. Tanto premesso, un progetto di ricerca dottorale sui temi di genere, innovativo e sinora non sperimentato in sede accademica, potrebbe rappresentare una importante opportunità per il titolare potenziale come anche per l’ente che potrà ospitarlo, assumendo una duplice funzione: il vantaggio per il primo di poter verificare la cifra applicativa delle misure di programmazione, di regolamentazione, di attuazione e di verifica dei risultati conseguiti nel quadro del PNRR da parte della governance
    pubblica; il beneficio per l’ente ospitante di approfondire le sfide poste dalla realizzazione degli interventi a valere sulle politiche di parità e per le pari opportunità attraverso un contributo scientifico di alto livello in favore della stessa PA nella sua articolazione centrale e decentrata, in costante dialogo con le richieste di aggiornamento in esito a tali interventi formulate dai principali apparati intergovernativi a vocazione sovranazionale.
  2. La sfida della “metanizzazione”. Gli Enti pubblici energetici e la loro trasformazione in soggetti di diritto privato (1986-1996)
    Alla fine degli anni Ottanta si è verificato un cambio di paradigma delle politiche energetiche italiane. La fine del programma nucleare decisa dal referendum del 1987 e le diffuse proteste contro la costruzione di centrali termoelettriche a petrolio e a carbone hanno contribuito ad orientare l’Italia verso un sempre maggiore consumo di gas naturale, considerato una fonte primaria “pulita.” Acquistato a prezzi indicizzati a quelli da petrolio prevalentemente da Algeria e Russia e trasportato per mezzo di metanodotti attivi dalla metà degli anni Ottanta, il gas consumato a livello nazionale è aumentato del 66% tra il 1986 e il 1996. In parallelo all’ascesa del gas nel mix energetico italiano, il ruolo delle aziende pubbliche operanti nel settore dell’energia è cambiato: Eni/Snam ed Enel sono uscite dall’ambito delle Partecipazioni Statali e della Pubblica Amministrazione e si sono gradualmente trasformate in istituzioni soggette al diritto privato operanti in un contesto di mercato regolato. Questo progetto intende indagare i processi decisionali che hanno ridisegnato il sistema energetico nella critica congiuntura energetica a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, soffermandosi sul ruolo delle aziende pubbliche italiane e sulle loro interazioni con il decisore politico e con gli stakeholder (associazioni ambientaliste, enti locali, fornitori esteri). In particolare, si cercherà di soppesare in che modo la metanizzazione abbia influito sulle trasformazioni istituzionali del settore, e come queste abbiano a loro volta influito sulla determinazione del mix energetico. Studiare questa doppia trasformazione, tecnologica ed istituzionale, può certamente contribuire ad una migliore comprensione delle scelte di politica energetica dell’Italia tra gli anni Ottanta e Novanta, e può suggerire nuove domande e punti di vista sui rapporti tra Stato e mercato in ambito energetico, anche in riferimento alle attuali sfide poste dalla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

Il posto con borsa finanziata da progetto MISBLOG è a tematica definita relativa al progetto: Missioni mendicanti e circolazione durante la prima globalizzazione (1500-1800)
L’obiettivo del progetto è quello di esaminare il complesso rapporto tra le missioni e la circolazione globale di merci e persone ai tempi della prima globalizzazione (1500-1800). Negli ultimi decenni la ricerca sulle missioni cattoliche in età moderna ha prestato una crescente attenzione ad aspetti economici e organizzativi. Il progetto contribuisce a questo filone storiografico, soffermandosi principalmente (ma non esclusivamente) sulle missioni di alcuni ordini mendicanti in Sud e Centro America. Più precisamente il progetto si propone di:
1. Analizzare l’arrivo di risorse dall’Europa e da altri luoghi e il loro impatto sull’integrazione dei missionari nel contesto locale;
2. Esplorare il flusso di persone e merci dirette verso le missioni cattoliche, le istituzioni e le infrastrutture che rendevano possibile questa circolazione.
Nel fare ciò il progetto si soffermerà, quindi, anche sul ruolo dei network commerciali e religiosi nel garantire il movimento di merci e di persone e la sopravvivenza delle missioni. In una prospettiva più ampia, infine, il progetto contribuirà a far luce sul complesso rapporto tra la prima globalizzazione e le missioni cattoliche.

Il posto con borsa finanziata da progetto JMO-OFET-TT è a tematica definita relativa al progetto: Governing Economic Interdependence. Exploring the Historical Evolution and Future Perspectives for the European Upscaling of the Baltic Integration Model
Il progetto mira ad investigare gli aspetti fondamentali del modello d’integrazione intrapreso dai paesi Baltici all’indomani dell’indipendenza dall’Urss. Si tratta infatti di un modello che pone al centro dell’attenzione la creazione di infrastrutture sia nazionali sia comuni con l’intento di affrancarsi dalla dipendenza strutturale con l’Urss, allo stesso tempo abbracciando il sistema di interdipendenze europeo in termini di gestione della moneta, delle politiche di bilancio, delle scelte commerciali e delle relative scelte sulle catene del valore. Il progetto mira inoltre a ricostruire quali modelli teorici ed influenze intellettuali abbiano maggiormente guidato le scelte dei paesi Baltici in quegli anni ed a mettere in evidenza se, con quali modalità e fino a che punto tale modello possa essere d’ispirazione alla costruzione di una crescente sovranità europea in campo energetico e commerciale, allo sesso tempo sfruttando appieno le opportunità e minimizzando i rischi dell’interdipendenza da e con la Russia e col sistema globale nel suo complesso.

Dottorato di ricerca in Governo, Economia e Istituzioni

Curricula
  • Economia, statistica e istituzioni
  • Politiche, Diritto e istituzioni
  • Scienze sociali per l’innovazione e le riforme
posti con borsa Roma Tre 2
posti con borsa ex D.M. 118/2023 (Pubblica Amministrazione) 2
posti senza borsa 1
TOTALE POSTI (con borsa + senza borsa) 5

I due posti con borsa Roma Tre e il posto senza borsa sono distribuiti tra i tre curricula in cui si articola il dottorato.

I due posti con borsa ex D.M. 118/2023 (Pubblica amministrazione) sono borse a tematica definita relative ai progetti:

  1. Regolazione, effettività amministrativa, corruzione
    Il progetto di ricerca si propone di promuovere lo studio di settori di regolazione che siano caratterizzati da ineffettività amministrativa o dalla presenza di corruzione sistemica, e richiede di adottare una visione integrata della filiera decisionale pubblica, in cui si consideri tanto il coté normativo che quello amministrativo della regolazione, con una prospettiva di ampia apertura interdisciplinare.
  2. Innovazioni nel trasporto merci urbano per una transizione digitale e ambientale
    Il progetto di ricerca approfondisce questioni connesse alle 10 misure indicate nel Piano Urbano della Logistica, contenute nel più ampio Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune di Roma, quali: micro hub (spazi logistici di prossimità); incentivazione ciclo-logistica; punti di prelievo e consegna delle merci; accreditamento per veicoli a basso impatto ambientale; censimento stalli carico/scarico; revisione delle regole di accesso alla Zona a Traffico Limitato; piano della logistica dei cantieri; centri di distribuzione urbana; logistica collaborativa; accordo quadro pluriennale.
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