Roma, 21 gennaio 2022 - Coprire i ghiacciai non significa proteggerli dallo scioglimento e dal ritiro: lo rileva una lettera aperta firmata da otto istituzioni scientifiche e da esperti dei maggiori enti di ricerca e università italiane, tra i quali il prof. Massimo Frezzotti, glaciologo del Dipartimento di Scienze dell’Università degli Studi Roma Tre.
La pratica che si sta diffondendo sulle Alpi, coprire i ghiacciai in estate con teloni bianchi (geotessili) per proteggerli dalla radiazione solare e dal calore, e per rallentarne così la fusione e il ritiro, non rappresenta uno strumento per combattere le conseguenze del cambiamento climatico e del riscaldamento globale.
“Raccontare la copertura dei ghiacciai come una soluzione agli effetti avversi del cambiamento climatico – si legge nella lettera - non è soltanto sbagliato, è anche un tentativo di greenwashing per descrivere un intervento impattante sull’ambiente da numerosi punti di vista, come sostenibile e anzi addirittura auspicabile. Questa narrazione rischia di creare confusione e compromettere la sensibilità ambientale che con fatica si è consolidata negli ultimi anni. Considerati gli effetti negativi sull’ambiente e i costi proibitivi, coprire i ghiacciai può avere senso solo localmente per tutelare gli interessi economici legati allo sfruttamento di specifici ghiacciai. Non ha invece nulla a che vedere con il contrasto al cambiamento climatico che anzi contribuisce ad aggravare”.
L’agenzia di stampa Link identifier #identifier__20125-1Ansa ha trattato l’argomento.
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Lettera aperta: Coprire i ghiacciai non significa salvarli
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