Il tema dei disastri di origine naturale è sempre più attuale nelle nostre società. Il crescente cambiamento climatico, nonché l’attuale crisi pandemica, espongono i nostri territori e città a un pericolo sempre di eventi catastrofici. Il disastro è, per sua definizione, sociale in natura, un evento naturale diviene calamità solo quando portano devastazione fisica e sociale all’organizzazione degli insediamenti umani. È, perciò, essenziale che le scienze sociali si incontrino e analizzino, ognuna dal suo punto di vista ma sempre con uno spirito di condivisione, come superare le sfide che le nostre società si troveranno ad affrontare, sapendo che non tutti i territori sono uguali e lo sguardo delle scienze politiche è bene ponga una particolare attenzione a quelli più fragili.
L’idea di un ciclo di seminari interdisciplinare a Roma Tre nasce per venire incontro a queste esigenze di confronto, potendo sfruttare a pieno gli obblighi di lontananza fisica che però, tramite le piattaforme ormai di uso quotidiano, può diventare occasione di vicinanza online di idee.
La serie di eventi si sviluppa in sette incontri, affrontando metodi qualitativi e quantitativi, analisi e teoria, prevenzione e ricostruzione. Si inizia il 9 aprile parlando di “Cultura della prevenzione e cultura dell’emergenza” (David Alexander, University College London), si prosegue il 23 aprile affrontando il tema della “Resilienza nei luoghi fragili” (Sabrina Lucatelli, Riabitare l’Italia), si allarga poi lo sguardo a una questione che entra nelle case di tutti noi il 30 aprile con “La società globale del rischio. Ambiente, pandemia, catastrofi” (Elena Battaglini, Fondazione Giuseppe Di Vittorio), si pone poi attenzione alla identificazione e misura degli effetti il 7 maggio con “Gli impatti dei disastri naturali (Matteo Coronese, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), alle azioni di policy nel nostro Paese con “L'Italia della ricostruzione permanente” il 14 maggio (Marco Modica, Gran Sasso Science Institute), si analizza poi il 21 maggio un caso particolare per l’economia italiana con “Elementi di innovazione e criticità dopo il sisma in Emilia” (Francesco Pagliacci, Università degli Studi di Padova), concludendo infine con gli organizzatori dell’evento, Giulio Breglia e Marusca De Castris (Università degli Studi Roma Tre), che il 28 maggio offriranno una riflessione generale sull’impatto territoriale con “Analisi dei disastri naturali in Italia negli ultimi 40 anni”.
Il ciclo di seminari è aperto a tutti, tramite aula virtuale di Microsoft Teams dell’Università di Roma Tre, e vuole essere luogo di riflessione, proposta e apprendimento per ricercatori, studenti o cittadini attivi. Il link per l’aula è: https://tinyurl.com/disastriromatre
L’evento potrebbe essere registrato. I partecipanti accedendo all’aula danno il consenso per il trattamento di dati personali e immagini.
Per info: giulio.breglia@uniroma3.it o marusca.decastris@uniroma3.it
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