Il prof. Thomas Abeli, docente di Biologia della Conservazione presso il Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre, è stato recentemente intervistato dal giornalista Vincenzo Foti di La Repubblica.
L’Link identifier #identifier__22992-1intervista è incentrata sullo stato di salute della biodiversità vegetale e le pressioni al mondo vegetale globale dovuti alle attività dell’uomo e ai cambiamenti climatici. Si discute la possibilità di limitare o riparare i danni procurati dalle attività umane alle specie vegetali attraverso la reintroduzione di piante nel loro ambiente naturale e il ruolo centrale degli orti botanici e altre strutture per la conservazione ex situ nel ridurre i rischi di estinzione delle specie. Infine, un cenno è dedicato a tecniche avanzate di conservazione che in un futuro non troppo lontano potrebbero permetterci di recuperare specie di piante estinte a partire da semi e tessuti conservati negli erbari mondiali.
Le foto in allegato, scattate dal prof. Abeli, rappresentano la Hypocheris facchiniana, specie endemica di Trentino e Veneto e l'Aquilegia alpina, entrambe oggetto di monitoraggio e conservazione in Italia.
Link identifier #identifier__157600-2Reintrodurre le piante, una buona azione - la Repubblica
Link identifier #identifier__83829-3Aquilegia alpina - Val Loana - Val Grande
Link identifier #identifier__197900-4Hypocheris facchiniana, specie endemica di Trentino e Veneto